7 gennaio 2013

IPAZIA


di Mario Luzi   • PRIMA NAZIONALE


Produzione Festival della Commedia Antica di Marzabotto, in collaborazione con Politecnico Teatro di Roma e Rosae Open Art Associazione Culturale
Regia Roberto Zorzut
Movimenti scenici Michèlle Sigillo Ellis
Scenografia e costumi Marina Schindler
Musiche originali eseguite dal vivo di Claudio Carboni e Daniele Biagini
Con Cinzia Maccagnano, Fabio Pappacena, Andrea Bonella, Ketty Di Porto, Arianna Saturni, Roberto Zorzut



Alessandria d’Egitto, V sec. d.C : la vicenda storica di Ipazia si compie nella transazione traumatica e tragica da una civiltà fi orita nel segno della ragione e ormai giunta al tramonto, a una nuova religione, quella cristiana, che dava coscienza a moltitudini di esclusi. La marcia verso il futuro dei “nuovi barbari” aveva qualcosa di inesorabile: alla “romanità spaurita” si poneva lo stesso dilemma che oggi turba l’Europa: trattare o non trattare con i nuovi barbari? Ipazia (fi losofa e matematica ed eminente rappresentante del mondo neoclassico al tramonto) massacrata su istigazione del vescovo cristiano Cirillo, è la fi gura che testimonia il dramma del mutamento storico. Il poeta Mario Luzi tuttavia preferisce vedere nella vicenda di Ipazia, sotto le spoglie di dramma storico, un dramma religioso, inteso come sacralità del mutamento, che non è soltanto della storia, ma anche dell’anima.