1 gennaio 2013

CASSANDRA o del tempo divorato


CASSANDRA o del tempo divorato
opera per danza teatro e musica
 (calendari//foto//informazioni// schede su www.danzamda.it)
da Seneca, Eschilo, Euripide,Jean Baudrillard e il contributo di Massimo Fini
drammaturgia Pozzi/Gatti
coreografia Aurelio Gatti
Musiche originali Daniele D’angelo
costumi Livia Fulvio
luci Stefano Stacchini 
realizzazione scene CAPANNONE MOLIERE

con Elisabetta Pozzi
Carlotta Bruni, Rosa Merlino

Un nuovo lavoro dedicato ad una tra le più fragili eroine classiche.
Elisabetta Pozzi è la protagonista di una drammaturgia che esprime, attraverso il mito di Cassandra, la consapevolezza "solitaria" del percepire l'imminente , quasi una empatia universale, in cui la tragedia non è quanto avviene,ma l' "impotenza" a comunicarlo.

Una messa in scena che prosegue l'esperienza di "Sorelle di Sangue – Crisotemi" e che si caratterizza per l'uso di diversi codici espressivi, la musica, la danza e la parola per restituire una lirica del tragico, scarna ed essenziale, in cui la contemporaneità "passa" attraverso l'interprete che si fa significato del presente.
La figura di Cassandra mi ha sempre affascinato e nello stesso tempo turbato.
Profetessa non creduta... mi suggerisce la visione di un personaggio estremamente vivo che può arrivare ai giorni nostri per raccontarci qualcosa che ci riguarda molto da vicino.
La consapevolezza (ora come allora) degli errori commessi nel passato dai Padri,la porta ad essere talmente cosciente e lucida sul futuro da avvertire l'inadeguatezza del linguaggio per dire del vivere nel presente all'ombra della distruzione. Questa nuova Cassandra è una donna contemporanea che attraverso un viatico "straordinario" ripercorre la veggenza inevitabile della conoscenza attraverso il mito e nel racconto di questi, si fa ella stessa Cassandra, ritrova le sue parole che pian piano diventano parole di oggi,il racconto di un mondo in cui la proliferazione di una tecnologia spesso distruttiva, annulla il futuro, elimina ogni visione e prospettiva .

Elisabetta Pozzi